L’Italia dell’arbitraggio continua a brillare sulla scena internazionale. Nonostante le polemiche che ogni settimana infiammano la Serie A, la scuola arbitrale italiana si conferma ai vertici mondiali. L’IFFHS (International Federation of Football History & Statistics) ha inserito infatti tre arbitri italiani tra i candidati al prestigioso riconoscimento di World’s Best Referee 2025: Maurizio Mariani, Maria Sole Ferrieri Caputi e Silvia Gasperotti. Un riconoscimento che certifica la qualità, la competenza e la credibilità del movimento arbitrale azzurro.
Maurizio Mariani: tra Champions e polemiche
La candidatura che fa più discutere è quella di Maurizio Mariani, fischietto di Aprilia, internazionale dal 2019 e ormai presenza fissa nelle designazioni UEFA per match di alto livello. La sua stima all’estero, tuttavia, contrasta con le tensioni vissute in patria: il recente rigore concesso al Napoli contro l’Inter e le conseguenti critiche pubbliche del designatore Gianluca Rocchi hanno acceso il dibattito sulla sua gestione dei big match. Eppure, la presenza di Mariani tra i candidati IFFHS conferma come la costanza e l’affidabilità in campo europeo restino parametri fondamentali per il giudizio internazionale.
Ferrieri Caputi e Gasperotti: la crescita del movimento femminile
Accanto a lui, spiccano due figure simbolo dell’arbitraggio femminile italiano: Maria Sole Ferrieri Caputi e Silvia Gasperotti. Ferrieri Caputi, prima donna ad arbitrare in Serie A (stagione 2022/23), si è ormai imposta come una direttrice di gara autorevole e rispettata. La sua candidatura non sorprende: è il risultato di un percorso tecnico in costante crescita e di una personalità forte, capace di imporsi in un ambiente complesso.
Meno nota al grande pubblico, ma in rapida ascesa, Silvia Gasperotti si è distinta per le sue ottime prestazioni nelle competizioni UEFA e nella Serie B femminile. La sua inclusione nella lista IFFHS è la prova concreta della qualità e della profondità del movimento arbitrale italiano, anche al femminile.







