Il campionato di Serie A entra nel vivo tra vecchie certezze e nuove sorprese. Dopo le prime sei giornate e, durante la seconda pausa stagionale, la classifica parla chiaro: il Napoli è ancora in vetta, affiancato a sorpresa dalla Roma di Gasperini, pronta a recitare il ruolo di outsider. Subito dietro inseguono le “big” tradizionali — Milan, Inter e Juventus — tutte racchiuse in pochissimi punti. Un equilibrio che, curiosamente, rispecchia anche la gerarchia economica del campionato: le squadre che guidano la Serie A in classifica sono infatti le stesse che dominano la graduatoria dei monte ingaggi.
Inter davanti a tutti, Roma oltre quota 100 milioni
In testa alla classifica degli stipendi spicca l’Inter, con una spesa complessiva di 136,2 milioni di euro lordi destinata alla propria rosa.
Alle sue spalle si piazza la Juventus, ferma a 126,2 milioni, mentre il Napoli campione d’Italia completa il podio con 111,4 milioni, segnando un netto incremento rispetto alla scorsa stagione. La Roma supera per la prima volta la soglia dei 100 milioni di euro, mentre il Milan chiude la Top 5 con 90,5 milioni.
Serie A, grandi spese e piccoli miracoli
Se in vetta regna la logica dei budget, più in basso non mancano le sorprese. Bologna, Como e Sassuolo, con investimenti contenuti, stanno ottenendo risultati di rilievo, dimostrando che la competitività non è solo questione di portafoglio. Situazione opposta per Lazio, Torino e soprattutto Fiorentina, quest’ultima al terzultimo posto in classifica con appena tre punti nonostante un monte stipendi superiore ai 60 milioni. A chiudere la graduatoria economica ci sono Lecce e Pisa, unici club a non raggiungere i 20 milioni di euro di spesa complessiva.
La classifica dei monte ingaggi 2025/26
Inter – 136,2 mln € lordi (80,5 netti)
Juventus – 126,2 mln € (72,3 netti)
Napoli – 111,4 mln € (65,9 netti)
Roma – 108,5 mln € (61,5 netti)
Milan – 90,5 mln € (55,1 netti)
Lazio – 77,3 mln € (45,6 netti)
Fiorentina – 64,4 mln € (38,8 netti)
Atalanta – 58,6 mln € (37,3 netti)
Torino – 50,8 mln € (30,5 netti)
Bologna – 44,8 mln € (25,4 netti)
Como – 44,5 mln € (24,5 netti)
Sassuolo – 39 mln € (21,9 netti)
Cremonese – 33,3 mln € (19 netti)
Genoa – 30 mln € (17,6 netti)
Cagliari – 28,9 mln € (16,4 netti)
Hellas Verona – 27,5 mln € (15,8 netti)
Udinese – 25,3 mln € (15,1 netti)
Parma – 24,7 mln € (14,4 netti)
Lecce – 19,6 mln € (11,2 netti)
Pisa – 19,1 mln € (10,6 netti)