Episodio allarmante da Busto Arsizio, in provincia di Varese. Un calciatore della Junior Calcio, società con sede a Fino Mornasco, in provincia di Como, ha colpito l'arbitro con diversi pugni durante la gara tra School of Sport Busto e Junior Fino. Mano durissima del giudice sportivo, che ha squalificato il 21enne fino al 24 dicembre 2030.
I gravissimi fatti di Busto Arsizio: squalifica di 5 anni
Il Comitato Regionale Lombardia ha spiegato come sono andate le cose. Il portiere della Junior, che vinceva per 0-1 a pochi secondi dal recupero del primo tempo, ha lasciato la propria porta, si è tolto i guanti e ha percorso 30 metri. Lo scopo? Colpire l'arbitro, con "quattro o cinque pugni alla nuca" recita il comunicato. Si è reso dunque necessario l'intervento dell'ambulanza, con il direttore di gara, 33 anni, che ha trascorso la notte in osservazione al pronto soccorso di Busto Arsizio.
La partita, ovviamente, è stata sospesa, con l'arbitro che ha pagato le conseguenze dell'aggressione. Per il giudice sportivo non ci sono stati dubbi. La squalifica, per M.B., sarà di cinque anni e un mese. Inoltre, è stata decretata la sconfitta a tavolino per la Junior Fino, con una multa totale di 600 euro. Inquietante anche il passaggio del comunicato che recita: "in occasione dell'aggressione [...] tutti i calciatori della società Junior Calcio fomentavano il compagno a colpirlo".
Purtroppo questi episodi sono tutt'altro che isolati: a Siena, un arbitro 15enne è stato colpito da un dirigente durante una partita di ragazzi poco più che coetanei durante il primo weekend di novembre, a Napoli sono dovuti intervenire i Carabinieri per scortare un direttore di gara 19enne dopo una partita juniores. Insomma, nel nostro movimento c'è qualcosa che non va. E non solo in campo.






