Il sabato di Serie A ha consegnato al campionato l'ennesima uscita negativa della Fiorentina, caduta a Sassuolo per 3-1. Ecco gli strascichi di questo risultato.
Fiorentina, che crisi!
La partita non ha detto nulla di nuovo: la Fiorentina non è una squadra. Non lo è nel gioco, non lo è nemmeno nelle piccole cose che potrebbero rappresentare una luce di speranza. In una situazione simile trovarsi a battibeccare per chi calcia un rigore, al nono minuto, è semplicemente inaccettabile. Poi, è altrettanto grave che, una volta segnato il gol del vantaggio, una Fiorentina che ha disperato bisogno di punti subisca gol dopo cinque minuti. Segnali pesanti, inequivocabili, di una crisi che va ben oltre i risultati.
Dopo la partita Vanoli si è lasciato andare a uno sfogo durissimo, francamente difficile da commentare, o meglio, facile da capire ma difficile da giustificare. Sostanzialmente l'ex Torino ha scaricato tutte le responsabilità sulla sua squadra, dicendo che la scelta del modulo è un alibi, che i giocatori devono diventare uomini e una serie di frasi simili. Sicuramente i giocatori devono fare tutti molto di più, ci mancherebbe, ma in un mese esatto la Fiorentina è febbricitante, tanto quanto se non più di prima. L'esame di coscienza e l'evitare gli alibi, forse, dovrebbe riguardare tutti.
Il dato che preoccupa la Viola
Nessuna squadra si è mai salvata dopo non aver vinto nemmeno una partita nelle prime quattordici. Un dato che certifica la situazione d'emergenza, non che ce ne fosse bisogno. Intanto ieri sera ha vinto il Verona, unico altro club che era ancora a secco di successi. E settimana prossima le due si troveranno al Franchi, con la Fiorentina che dovrà necessariamente battere gli scaligeri. In caso contrario, sarebbero dolori.






